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GIT Lazio Nord

Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica

Report Convegno “UN SISTEMA CHE USURA” – Roma 11/5/17

Di seguito un breve report scritto da Bruno ,socio attivo del Lazio, che ha partecipato al convegno a cui vanno anche i ringraziamenti per la buona pratica.

Per Banca Etica come relatore c’era Andrea Baranes.

SPECULAZIONI, MAFIE, FINANZA e CAPITALISMO

UN SISTEMA CHE USURA

Azioni, norme e prassi per quale “Ecologia Economica”

11/05/2017

Federazione Nazionale Stampa Italiana, 

Roma, Corso Vittorio Emanuele II, 349

PRESENTI: Domenico Cuttaia, Commissario del governo antiracket e antiusura; Franco Roberti, Procuratore Nazionale DNA; Filippo Bubbico, Viceministro agli Interni; Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera; Marcello Cozzi, della segreteria nazionale Libera, don Andrea La Regina e Monica Tola di Caritas Italiana; Andrea Baranes, Fondazione Finanza Etica, Giuseppe De Marzo di Numeri Pari.

INTERVENTI: si riportano alcune frasi dette dai presenti al convegno, senza la pretesa che sia una sintesi esaustiva di tutti gli argomenti trattati.

Don Marcello Cozzi (Libera e Interesse Uomo): 

nel suo intervento ha sottolineato che oggi il 15% delle famiglie ha arretrati con mutui, bollette e affitti e che questa situazione è terreno fertile per il sistema usuraio.

La domanda che si pone Don Marcello è la seguente: “E’ il sistema che esclude o l’impero mafioso che approfitta degli scarti/persone?”.

Conclude il suo intervento sottolineando che il modo dell’antiusura non debba limitarsi ad affrontare le situazioni patologiche, ma debba iniziare a costruire percorsi di alta/altra cultura economica.

Filippo Bubbico (vice ministro degli Interni):

Il dott. Bubbico sottolinea che tra le denunce di usura 2/3 si riferiscono a usura bancaria (probabilmente situazione in cui le banche hanno superato il tasso soglia ndr) e 1/3 a usura criminale e che 1/3 delle persone che denunciano accedono ad un finanziamento.

Il vice ministro volendo dimostrare che alcune volte è proprio il sistema che facilita l’intervento degli usurai, descrive il fenomeno chiamato “Agromafia”.

Infatti gli agricoltori, nella loro normale attività, devono anticipare delle spese, sperando poi di vederne il ritorno solo dopo la vendita del raccolto. Un tempo erano molto attivi degli istituti di credito agricoli dedicati all’erogazioni di specifiche anticipazioni per gli agricoltori.

Oggi invece è diffusa la pratica degli intermediari (o di alcune cooperative), che anticipanoil valore di acquisto del raccolto, permettendo agli agricoltori di effettuare i propri investimenti.

Se il raccolto non va come dovrebbe, allora l’agricoltore va in sofferenza e attiva un meccanismo perverso: infatti l’intermediario potrebbe avere dietro un’organizzazione criminale e quindi l’agricoltore automaticamente si trova ad essere vittima di usura.

Il dott. Bubbico, inoltre lancia un altro spunto di riflessione: il tasso soglia della legge antiusura ha fatto in modo che il sistema bancario è uscito da un determinato segmento di clientela (quello più rischioso), perché dopo una valutazione del rischio non riteneva conveniente finanziarlo ad un tasso di interesse minore di quello tasso soglia. Quindi, Il tasso soglia ha forse causato che alcuni clienti non essendo più bancabili, si sono trovati ad essere vittime degli usurai?

E’ intervenuto anche Franco Roberti Procuratore Direzione Nazionale Antimafia che ha fatto una panoramica sul sistema mafioso ed ha sottolineato il ruolo dalla ‘ndrangheta e dai Casalesi, nell’usura e nel gioco d’azzardo.

Don Andrea La Regina e Monica Tola (Caritas): hanno sottolineato l’importanza dei cento d’ascolto Caritas, dei progetti di microcredito come il Prestito della Speranza, ma hanno anche specificato che quando una famiglia si rivolge alla Caritas è troppo tardi e che bisogna ideare un efficace metodo di prevenzione.

Andrea Baranes (Fondazione culturale responsabilità etica): per Baranes la finanza avrebbe come compito di allocare le risorse dove c’è bisogno ed osservando lo stato attuale (ad es. paradisi fiscali, speculazione sul grano), possiamo dimostrare che ha fallito il suo compito.

Baranes ha puoi auspicato due interventi per aumentare la trasparenza del sistema finanziario:

  1. Country by country reporting: le aziende devono pubblicizzare un bilancio con riferimento al singolo paese e non soltanto in maniera aggregata, in modo che possa essere evidente l’allocazione di risorse in paradisi fiscali
  2. Beneficial owership (reale beneficiario): deve essere reso noto il reale beneficiario di un’impresa.

Giuseppe de Marzo (Rete Numeri Pari): De Marzo ha sottolineato che se solo si rispettasse l’art 34 della Carta di Nizza e l’art 3 della Costituzione Italiana, le politiche economiche non potrebbero essere indirizzate verso una graduale diminuzione delle risorse al sociale ed ha auspicato l’introduzione del reddito di cittadinanza o almeno del reddito di formazione.

Conclusione di don Ciotti

L’intervento di don Ciotti ha avuto una forza, che i presenti hanno avuto modo di apprezzare, ma che è difficile riportare in poche righe. Si riportano soltanto pochi punti.

Ha iniziato il suo intervento dicendo che è dovere di tutti alzare la voce contro l’ingiustizia ed ha ricordato che Don Tonino Bello sosteneva che bisogna “alzare la voce quando gli altri scelgono un prudente silenzio”.

Ha poi sottolineato quanto è importante avere attenzione ai giovani, alla loro educazione, proprio per prevenire situazioni come quelle dell’usura.

Non ha mancato di ricordare la responsabilità di tutti i cittadini, in quanto come calcolato da uno studio del prof. Pucci dell’Università di Bologna, se gli italiani avessero la stessa percezione della corruzione dei tedeschi, l’Italia avrebbe nelle proprie casse 585 miliardi di euro in più.

Don Ciotti ha infine concluso chiedendo al Vice Ministro presente ha chiesto riforma della prescrizione, in modo che non ci siano a scappatoie per i corrotti.

 

 

 

CONSIDERAZIONI DI BRUNO GHERARDINI

Dalla giornata che è stata di importante formazione, vi sottolineo solo tre punti che a mio giudizio accomunano l’opinione di tutti i partecipanti:

  1. Sono necessarie delle modifiche normative, sia di manutenzione della legge antiusura (L. 108/96), sia altre innovazioni a favore della trasparenza e della legalità,
  2. Quando il sistema bancario esce da alcuni segmenti di clientela (ad esempio clienti ad alto rischio o il caso degli imprenditori agricoli), si sgombra il campo all’azione della malavita,
  3. È importantissimo l’intervento di tutto il mondo antiusura, non solo con le vittime, ma nell’educazione e nella prevenzione. A mio modesto parere, bisognerebbe iniziare a prevedere dei percorsi e/o dei servizi per persone a rischio difficoltà finanziaria, in quanto proprio tali persone sono quelle che per necessità si possono trovare a relazionarsi con l’illegalità.

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